Luis Fabiano fa il più bel mestiere del mondo: il centravanti del Brasile. Il centravanti del Brasile è quella cosa che ti arriva il pallone e tu fai gol. Il pallone ti arriva sempre perfetto, e tu sei altrettanto perfetto perché sei il centravanti del Brasile. Se invece fossi sbilenco, o svirgolato, o abulico, o sempre spalle alla porta, allora saresti il centravanti dell'Italia, o magari la riserva del centravanti dell'Italia.
Luis Fabiano, per chi se lo ricorda, assomiglia un po' a Careca: nel fisico, nei movimenti e anche un po' di faccia (solo un po'). Careca aveva Maradona come compagno, Luis Fabiano vuole battere Maradona in finale.
Contro il Cile, colui che fa il più bel mestiere del mondo ha segnato il gol numero 28 in 42 partite in nazionale, che è proprio un numero gigantesco, tipo i chilometri dalla terra alla luna e ritorno. (I giocatori del Brasile, però, sembrano sempre appartenere alla luna, senza ritorno. Altri pianeti, altri satelliti, altre galassie).
Il Milan cerca di comprare Luis Fabiano, che gioca nel Siviglia, da un bel po' di tempo e magari prima o poi ci riesce: non sarebbe una cattiva idea. Servono però un sacco di soldi e molta convinzione. Si tenga comunque presente che non stiamo parlando di un ragazzino ma un giocatore che a novembre, per la precisione il giorno 8, compirà trent'anni: gliene restano tre o quattro ad alto livello, poi può diventare Luca Toni o Gilardino da vecchio.
Nelle qualificazioni verso il Sudafrica, Luis Fabiano ha segnato 9 gol, più di tutti i suoi compagni e del resto quello è il suo mestiere. Se facesse un mestiere diverso, molto diverso, come abbiamo visto sarebbe il centravanti dell'Italia.
Quando il pallone arriva a Luis Fabiano, ci sono possibilità diverse per un unico epilogo, il gol. E cioè: stangata, colpo morbido, colpo di testa, zampata, inserimento improvviso, tiro in corsa, chiusura del geometrico triangolo, destro o sinistro a piacere. L'unica cosa che non può accadere è il gollonzo, perché Luis Fabiano è un campione e non segna mai per caso. Nei primi minuti della partita contro gli sventurati cileni, colui che fa il più bel mestiere del mondo aveva sbagliato qualche passaggio, e quelli del Cile pensavano: okay, Luis Fabiano stavolta non c'è. Dopo tre secondi Robinho passa a Kakà, Kakà passa a Luis Fabiano, Luis Fabiano la mette dentro. Se l'avesse messa fuori, secondo voi di quale squadra sarebbe il centravanti?
di Maurizio Crosetti; la Repubblica