lunedì 5 dicembre 2011

La prima volta del Capitano

Se chiedessero oggi a Javier Zanetti della sua prima volta, il trentottenne capitano dell’Inter, furlàn di origine, sarebbe incerto: mi chiederanno di quella o di questa? Quella è lontana nel tempo, probabilmente, e assai intima per divulgarla; questa l’ha fatta sotto gli occhi di tutti, spettatori e telespettatori del secondo tempo di una giornata calcistica che di tempi ne ha cinque e dura, colpevolmente, dal venerdì sera al lunedì sera, un’eternità che non aiuta la comprensione.

Questa è la prima volta del cartellino rosso: Javier Zanetti è dal 1995 all’ Inter, prima di Mancini, prima di Mourinho, prima degli scudetti ritrovati (e anche trovati, come quello del 2006) e in campionato non gli era mai successo.

Accadde a San Siro, la sera del 3 dicembre, giorno compleanno di un fatterello che ha cambiato la vita di noi tutti: il 3 dicembre 1992 venne inviato il primo sms della storia con scritto semplicemente “Merry Christmas”. Ora la data sarà ricordata anche per la prima espulsione di Javier Zanetti che magari non avrà compagnia fino al ritiro e resterà unica. Il capitano ha appena festeggiato la sua gloria di bandiera stampando un libro che si riferisce alla sua alta fedeltà e al traguardo già superato delle 757 partite.

Per rendere meno amara la giornata Julio Cesar parava il conseguente rigore che Di Natale, che aveva già ispirato il gol poi vincente di Isla, sbagliava. Rovesciamento di fronte e rigore per l’Inter. Il portiere dell’Udinese prima in classifica pro tempore non doveva fare nulla: faceva tutto Pazzini scivolando sul dischetto e mandando il pallone, come fosse un vecchio Shuttle, in direzione Luna. E’ il calcio, bellezza.

di Piero Mei; Il Messaggero

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