mercoledì 15 dicembre 2010

L'altro calcio

Il nostro calcio scoppia: in Italia ci sono 127 club professionistici (perché lo scorso anno la Lega Pro ha ridotto gli organici di 5 unità, da 90 a 85). Un record che ci sta portando a fondo. Basta pensare che in Inghilterra i club "pro" sono in tutto 92, in Germania 56, in Spagna 42, in Francia 40 e che nello sport Usa, poi, ci sono solo 30 club nell'Nba, nel Mlb e Nhl (basket, baseball e hockey ghiaccio) e 32 nel Nfl (football). Per il calcio italiano una situazione insostenibile, fuori da ogni logica. "E questa -ammonisce Mario Macalli, presidente della Lega Pro - è solo la punta dell'iceberg: quello che sta sotto è molto peggio...". Quello che si sa è che in A il Bologna annaspa e cerca di salvarsi con l'azionariato popolare, in serie B l'Ascoli ha 5 punti di penalizzazione per stipendi non pagati, in Lega Pro i calciatori di Pro Patria (prima in seconda divisione, girone A) e Catanzaro (ultimo in seconda divisione, girone C) si sono fermati per un minuto all'inizio della partita perché da luglio non hanno visto un centesimo. Ora metteranno in mora i club, e si svincoleranno: a Catanzaro, giocano addirittura a porte chiuse perché non hanno i soldi per aprire lo stadio e pagare gli steward. "Noi come Lega dovremmo chiedere i danni d'immagine a questi due club -tuona Macalli - Così non possiamo più andare avanti: io credo che siano una trentina i club che non pagano gli stipendi. E ora siamo solo a dicembre, figuriamoci a maggio... Una situazione disastrosa: sarà un campionato pieno zeppo di penalizzazioni. Ma che senso ha?".

Per ora sono state già penalizzate Spal, Salernitana, Lumezzane, Foggia, Cavese, Foligno (prima divisione), Rodengo, Canavese, Sangiovannese, Villacidrese e lo stesso Catanzaro (seconda divisione). Altre se ne aggiungeranno presto, dopo gli ultimi controlli Covisoc e i deferimenti di ieri della procura federale nei confronti di Catanzaro (ancora...), Cavese, Sangiovannese e Ternana. In difficoltà anche il Como: tra l'altro, sabato scorso sono state bloccate le puntate sul "2" (la partita Como-Spal, giocata domenica, è finita guarda caso 2-3...). E anche quello delle scommesse, soprattutto in Lega Pro, è un fronte sempre ad altissimo rischio. "Bisogna monitorare il sistema per garantire la legalità", ha detto Giancarlo Abete, presidente Figc. Il 21 dicembre, nell'ultimo consiglio federale dell'anno, sia Macalli che Carlo Tavecchio (Lega Dilettanti) proporranno il blocco dei ripescaggi, "l'unico sistema per fare una riforma dei campionati". Il sindacato calciatori è contrario. "Si vota - insiste Macalli - e se non passa conosceremo i nomi dei responsabili: noi abbiamo proposto tre gironi da 20 ciascuno, un'autoriduzione. Non vogliono fare nulla? Lo dicano: chissà quanti club potranno iscriversi al prossimo campionato?".

di Fulvio Bianchi; la Repubblica

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