giovedì 6 ottobre 2011

Il cafone di Bari Vecchia

Il codice etico che dovrebbe sovrintendere al comportamento dei calciatori in Nazionale forse è salvo ma quanto è successo ieri dimostra che la gestione di Cassano da parte del ct e della Federcalcio è discutibile. Il barese, che al Milan tiene le orecchie basse perché è un oggetto decorativo da esibire solo quando gli altri stanno in riparazione, a Coverciano rispolvera atteggiamenti da ras del quartiere. Ieri senza alcun motivo ha insultato e offeso pesantemente un giornalista che, a suo dire, stava troppo vicino al bar dove lui si trovava.

La storia è finita con le scuse del giocatore, anche perché si dice che Prandelli abbia minacciato di tenerlo fuori squadra se non le avesse porte, ma a Cassano è consentito un atteggiamento che altri non possono permettersi. Se bastano le scuse forzate per evitare sanzioni, suggeriamo agli altri azzurri di tenerne sempre qualcuna a portata di mano. Dopodiché facciano cosa vogliono.

di Marco Ansaldo; LA STAMPA

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